Il Gölem in dialetto Bresciano (Monte Guglielmo in italiano) è una montagna di 1957 metri che si eleva nelle Prealpi Bresciane e Gardesane. Si trova sulla sponda est del Lago d’Iseo, quella Bresciana per intenderci.
L’escursione non è impegnativa in quanto le pendenze non sono eccessive e il percorso è semplice da seguire e sempre ben segnalato.
E’ fattibile sia d’estate che d’inverno; in estate col vantaggio che il Rifugio Almici è aperto per poter degustare le prelibatezze della zona, d’inverno invece è divertentissima con le ciaspole visto che si riescono ad avere anche 2 metri di neve negli inverni migliori.
Meta per famiglie e per escursionisti non esperti il Guglielmo offre panorami e scorci di un monte non molto alto ma a forma di “panettone” quindi con visibilità a 360°. Ovviamente le condizioni meteo fanno aumentare o diminuire la visibilità delle montagne lontane, nele giornate più terse certe volte si riesce a scorgere le cime del Rosa ed del Cervino.
Si parte !
Parcheggiate l’auto nello spazioso parcheggio in località Cislano, Frazione di Zone che si trova poco prima del capoluogo vicino un parco giochi. Da qui, a circa 50mt l’indicazione “cava” sulla destra vi aiuta ad imboccare la salita di circa 12 Km che vi porterà al Rifugio (il tempo di percorrenza CAI è di 2h 30 minuti).
Passerete per la Croce di Marone (1166), Malpensata (1348), la prima malga Guglielmo di Sotto (1675) ed una seconda malga (1745).
Quando arriverete all’ultima Malga vedrete il rifugio Almici a quota 1865m. Un tratto molto impegnativo di pochi metri ma poi sarete arrivati. Per chi non è ancora stanco o dopo essersi rifocillati al Rifugio merita una visita la Cima di Castel Bertino (m 1948) dovi vi è il monumento al Redentore e dove da qui si può vedere la Val Trompia, il lato opposto a dove siamo saliti.
Il ritorno può essere ovviamente fatto dallo stesso sentiero oppure scendere verso il paese di Zone, complessivamente questo anello è lungo circa 20 Km.
Se quindi si vuol fare “l’anello”, dal rifugio Almici si scende sino alla malga proprio sotto il rifugio (in estate vendono dell’ottimo formaggio per chi avesse posto nello zaino) alla malga si gira a destra seguendo il sentiero principale molto agevole, fino a Palmarusso di sotto; si attraversa la malga, si svolta a destra, e ci si immette lungo la traccia di un sentiero che porta a Casentiga (1406). Il sentiero si allarga e diventa una mulattiera che porta in località Presel (1308). Si continua verso Pra della Chiesa (1266) e poi a Reset (1124). Dovrete prendere poi verso il “Bosco degli Gnomi” su una strada molto ripida ma completamente lastrica da ciottoli rotondi con delle divertenti sculture in legno effettuare direttamente nei tronchi degli alberi che necessitavano di essere tagliati.Si raggiunge il centro di Zone dove su asfalto si ritorna nuovamente al parcheggio di Cislano.
Per il percorso ad anello sia estivo che invernale io consiglio sempre il verso”antiorario” (guardando la cima) se non si è molto allenati in quanto le pendenze a salire in questo senso molto più dolci.
(vedasi anche la categoria MTB per questa escursione)
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