Da Ostiano a Scorzarolo dove l’Oglio incontra il fiume Po
Nel 2012 alcune Comunità Montane e un paio di Parchi Regionali hanno “costruito” questo percorso ciclabile di interesse europeo che dall’alta Valle Camonica attraverso i Passi del Tonale e dell’Aprica ci si congiunge verso est (Tonale) con le piste ciclabili della Val di Non e della Valle dell’Adige, e verso ovest (Aprica) con la Valtellina e da qui lungo l’Adda fino alla pista ciclabile della Valchiavenna che porta in Svizzera.
Partendo da nord è possibile imboccare la ciclabile dell’Alta Valle Camonica nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno (Val Sozzine) la
“Pista ciclabile camuna” che incrocia vari paesi tra cui Breno, Darfo, Pisogne e da qui lungo la vecchia strada del Lago d’Iseo che scendeva dalla Val Camonica si imbocca la ciclo-pedonale Vello – Toline incontrado Iseo la Riserva Naturale delle Torbiere sino a imboccare la Franciacorta e da qui attraversando i territori dei due Parchi fluviali dell’Oglio nord e dell’Oglio sud, si arriva al Po.
Per chi ha tempo e voglia arrivati al Grande Fiume si potrebbe giungere al Mare Adriatico attraverso il Delta del Po verso Est o in direzione Ovest sino a Torino, oppure avventurarsi lungo le ciclovie appenniniche che passando da Parma e portano a Roma ed al sud dell’Italia (usando la Via Francigena).
Noi si è deciso di percorrere gli ultimi 65km circa del tratto. Avvicinandoci in auto ad Ostiano (CR), abbiamo lasciato le auto comodamente parcheggiate nei pressi del Parco Acquatico a pochi metri dalla ciclovia.
Inforcate le MTB (vi sconsiglio la bici da corsa, al massimo una gravel meglio delle city-bike) il sentiero è risultato da subito ben segnalato da cartelli e sui tratti asfaltati da “pitture” sul selciato che ne indicato la direzione (verso nord “TONALE” verso sud “PO”).
Immersi nella natura abbiamo percorso praticamente tutto il tratto su carrareccie e tratti asfaltati non trafficati, sugli argini dell’Oglio o lungo le strade di campagna che portavano a terreni e cascine ormai abbandonati.
Pochissimi paesi e frazioni lungo il percorso che vale la pena vedere, il tempo in queste zone pare essersi fermato e la natura incontaminata ci permette di incontrare molti volatili tra cui fagiani e lepri, anche di dimensioni notevoli, che scappano al nostro arrivo.
A tratti il percorso appare un pò noioso per i lunghi tratti “dritti” senza montagne o panorami ma i verdi della vegetazione ed i toni caldi della terra oltre al camminare lento del fiume Oglio ti accompagnano sino grande fiume; il Po. Attraverso un ponte di barche si attraversa l’Oglio e ci si trova in pochi metri sulla sponda dei due fiumi che si incrociano e le dimensioni dell’acqua raddoppiano d’estensione di portata.
Qualche scatto per ricordo, una sosta in trattoria per mangiare un pasta e poi si informano le bici per il ritorno.
La ciclovia è estremamente facile e percorribile sempre in sella in quanto non ci sono pendenze ed il terreno è poco sconnesso.
Vi consiglio di visitare il sito ufficiale della ciclovia www.cicloviafiumeoglio.it e di scaricare la traccia GPX che aiuta sempre a capire meglio dove ci si trova.
BUONA PEDALATA