Il Lago della Vacca è un bacino lacustre artificiale situato a 2358 m s.l.m. nell’alta valle del Caffaro, in provincia di Brescia, ai piedi della parete ovest del Cornone di Blumone, in Lombardia.
Deve il nome a una curiosa formazione rocciosa situata nelle vicinanze, al Passo della Vacca (2355 m), la cui forma ricorda quella di un grosso bovino soprattutto se vista da lontano.
Appena sopra la sponda orientale del lago bi è il Rifugio Tita Secchi .
Dalla statale della Valcamonica usciamo ad Esine ed imbocchiamo la provinciale 345 per il Passo di Croce Domini.
Poco prima del passo all’altezza del rifugio Tassara in Bazena a 1802 m s.l.m possiamo lasciare l’auto nell’ampio parcheggio ed imbocchiamo il sentiero n. 1 (ex n. 18) dell’Alta Via dell’Adamello (il Tita Secchi è la prima tappa del lungo sentiero).
Vi son altri sentieri che raggiungono il Lago della Vacca, per esempio dalla Malga Cadino della Banca (m. 1799) (qualche chilometro dopo il Passo Crocedomini) tramite sentiero n. 19 o dal rifugio Nikolajewka al Gaver col sentiero n° 17.
Secondo il CAI per raggiungere il Rifugio Tita Secchi occorrono circa ore 2.50
Il sentiero inizia in leggera salita tra i prati. Superiamo una fontana con doppia vasca e subito la pendenza aumenta.
Continuiamo in leggera salita tra prati e radi larici. Superiamo un’altra fontana con vasca e giriamo a destra ignorando due stradine che continuano diritto (m. 1870). La pendenza aumenta.
Percorriamo un tratto su fondo selciato, poi la strada ritorna sterrata. Un sentiero si innesta da sinistra.
Dopo un tornante verso sinistra continuiamo in leggera salita, poi la pendenza aumenta.
Troviamo un sentiero con gradini di legno che si immette da sinistra ed un cartello che avvisa che stiamo entrando nel Parco dell’Adamello.
Giunti ad un bivio (m. 2040), lasciamo il percorso che continua verso un laghetto e la Malga Val Fredda e proseguiamo sulla destra a mezza costa lungo le pendici occidentali del Monte Mattoni, il sentiero sale sempre dolcemente.
Vi son vari cartelli che spiegano la flora e fauna locale.
Stiamo percorrendo le le pendici occidentali del M. Cadino sino ad arrivare al Passo di Val Fredda a 2.320 m s.l.m., riconoscibile per la piccola croce in metallo con del filo spinato appena scollinati a pochi metri sulla destra .
Dopo pochi passi in discesa, riprendiamo a salire ignorando un sentiero che si stacca a sinistra.
Di fronte a noi possiamo vedere il Cornone di Blumone, pochi metri in discesa e ed il sentiero ritorna quasi pianeggiante, compiendo un lungo giro a mezza costa lungo le pendici orientali del Monte Frerone. A destra, nel centro della vallata, vediamo la Corna Bianca mentre sul versante opposto si può notare il sentiero n. 19 che sale zizzagando, abbiamo ancora 30 minuti di cammino.
D’ora in avanti sentirete spesso dei fischi, aguzzate la vista !! le marmotte vi osservano anche a poca distanza tra le rocce.
Arriviamo al Passo della Vacca un valico ampio e lungo, all’inizio del quale sulla destra c’è la formazione rocciosa che da il nome alla zona.
In lieve salita, superate due pozze d’acqua, vediamo di fronte a noi il Lago della Vacca, il Rifugio Tita Secchi e il Cornone di Blumone.
Dobbiamo obbligatoriamente scendere ai piedi della diga visto che non è possibile transitare sopra.
Oltrepassiamo un ponticello in ferro sopra il torrente che esce dal lago artificiale e incontriamo il sentiero n. 17.
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